
Da lì a
un momento… le macchine cominciarono ad accendere i motori e si
avviarono verso il ponte non molto lontano dalla città. Quando
arrivarono sul ponte, questo cominciò a sgretolarsi e le macchine
caddero nel fiume una alla volta. I cittadini all’inizio erano molto
felici, perché pensavano ai loro bambini e alla loro salute. I bambini
erano spensierati e passavano giornate intere a giocare, ballare e
cantare nelle piazze che erano state decorate e colorate come parchi
gioco. Passato un bel po’ di tempo in cui tutto sembrava funzionare
bene, i cittadini si stancarono di non avere più le loro auto, perché
ogni giorno gli uomini arrivavano in ritardo al lavoro, mentre le donne
erano stanche di portare a mano la spesa, in quanto era molto pesante e a
volte dovevano fare molta strada a piedi per tornare a casa. Allora il
sindaco fece chiamare nel suo ufficio il pifferaio magico e gli disse di
trovare un sistema per aiutare i suoi concittadini a risolvere questa
situazione. Il pifferaio dopo lungo pensare si mise subito al lavoro e
con il suo zufolo magico riportò indietro tutte le macchine che con una
nota dolce cominciarono ad attaccarsi una vicina all’altra fino a
diventare un bellissimo e lunghissimo treno. Il treno era molto colorato
e aveva ventisette vagoni, uno era per il personale che faceva andare
il treno, uno per le valige pesanti, un altro era un ristorante lussuoso
con cibi di primissima qualità e avanti così fino ad arrivare
all’ultimo vagone. Questo era riservato agli animali domestici che
potevano viaggiare con il proprio padrone e anche farsi un bel bagnetto
profumato, mangiare cibi deliziosi e giocare fra loro. Le macchine più
brutte ed usate diventarono sempre più lunghe fino a trasformarsi in
rotaie. Questo treno aveva la capacità di andare ad aria, quindi non
inquinava e percorreva tutta la città accompagnando le persone in
qualsiasi posto volessero andare, così nessuno arrivava in ritardo o
portava pacchi troppo pesanti. La città diventò così bella, così pulita e
così felice che il pifferaio decise di andarci a vivere. Aprì anche un
negozio per strumenti musicali dove dava lezioni a coloro che erano
appassionati di musica.
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